Primark nel quarto trimestre 2020 ha raggiunto le quote di valore e volume più alte

theretailchain by Retailtrend.it (7 settembre 2020)Associated British Foods plc – recentemente ha pubblicato un aggiornamento dei dati di pre-chiusura esercizio – delle proprie attività, dove si registrano tra l’altro buone performance di trading, sia nelle varie attività alimentari (Twinings, UK Grocery, ACH e George Weston Foods in Australia, compreso l’italiana Acetum) che in Primark, che nel corso del quarto trimestre 2020, hanno superato in termini di fatturati le aspettative.

PRIMARK

In considerazione che tutti i negozi PRIMARK hanno riaperto a maggio,giugno e luglio, si è deciso di operare in modo deciso, cercando di attirare clienti con un’offerta conveniente e all’interno di un punto di vendita che fosse accogliente e sicuro.

In termini economici, si prevede che le vendite complessive, dalla data di riapertura, fino alla fine del corrente anno saranno di circa di 2 miliardi di sterline, con un utile operativo rettificato su base IFRS16 per il 2020 (prima degli elementi eccezionali)  che dovrebbe essere almeno al massimo delle 300 sterline. Portata 350 m.

Una spesa totale dei clienti per abbigliamento, calzature e accessori, che è stata influenzata dal COVID-19. Si è ripreso dai minimi del mese di aprile e il tasso ha avuto un’accelerazione con la riapertura dei negozi.

Dalla riapertura si è assistito a un numero crescente di transazioni guidato dalla voglia dei consumatori di tornare alla normalità, di fare shopping. La dimensione media degli acquisti era inizialmente significativamente più alta rispetto allo scorso anno, anche perchè era il riflesso di una certa domanda che era rimasta repressa, e sebbene questa sovraperformance si sia ridotta nelle ultime settimane, è rimasta superiore ad un anno fa. L’insegna ha continuato ad offrire i prezzi migliori e i ribassi, per il periodo successo successivo alla riapertura, sono stati minimi.

Rispetto al periodo pre-COVID 19, l’andamento delle vendite dalla riapertura è stato complessivamente, rassicurante e incoraggiante. In base al singolo punto di vendita, le prestazioni sono state varie, riflettendo le circostanti del momento dei clienti Primark, tra cui un aumento del lavoro da casa, meno spostamenti e meno turismo. Le vendite nei negozi dell’insegna, all’interno dei retail park sono risultate superiori ad un anno fa mentre per quelli all’interno dei centri commerciali o su su strada, sono state sostanzialmente in linea con lo scorso anno. Soprattutto i grandi negozi del centro città, che dipendono fortemente dai flussi turistici o dei pendolari, hanno registrato un calo significativo del traffico. I 16 più grandi negozi di destinazione nel centro città, avevano contribuito al +13% delle vendite totali prima del COVID 19 e si sono attestati all’8% dopo la riapertura.

E’ stata data la priorità alla salute e al benessere di tutti sul punti di vendita e la società ha voluto sottolineare i feedback positivi ricevuti dai propri clienti sulle misure di prevenzione e sicurezza messe in atto e sull’ambiente accogliente che si percepisce in ogni negozio. L’insegna lavora costantemente per implementare le misure di sicurezza e recentemente ha installato dei divisori aggiuntivi alle casse dei propri 250 pdv più visitati, il che ha consentito di aprire più casse e ridurre le code e l’attesa.

Regno Unito

Nel Regno Unito le vendite dalla riapertura dovrebbero essere inferiori del 12% a parità di perimetro e se si escludono i quattro grandi negozi del centro città del paese, il calo è del 5%. Nelle ultime quattro settimane, i dati del mercato britannico per le vendite in tutti i canali, Primark ha raggiunto le quote di valore e di volume più alte di sempre in questo periodo dell’anno.

Europa

Le vendite in Europa, dovrebbero essere inferiori del 17% a parità di perimetro, riflettendo l’aumento delle restrizione per l’emergenza sanitaria, in particolare in Spagna e Portogallo. Escludendo gli 11 negozi di destinazione del centro città, le vendite analoghe sono diminuite del 13%.

Stati Uniti

Le vendite negli Stati Uniti dovrebbero essere inferiori del 9% a perimetro costante e del 2% in più escludendo il negozio nel centro di Boston.

Nel semestre 2020, l’insegna ha riconosciuto un addebito eccezionale di 284 milioni di sterline per le scorte disponibili e ancora da consegnare. La riapertura anticipata dei punti di vendita e gli scambi più forti del previsto durante l’estate, hanno permesso di vendere le scorte in negozio e una parte significativa delle scorte in magazzino. Di conseguenza, il valore contabile delle scorte primaverili/estive che saranno trasferite nel prossimo anno, dovrebbero essere, ora, di circa 150 milioni di sterline e i livelli totali delle scorte di fine anno saranno molto più bassi.

La liquidità generata dalla vendità di questo titolo è il principale contributo al miglior saldo di cassa netto a fine anno e ci si aspetta che tutto ciò comporti una significativa riduzione dell’onere eccezionale.

Gli ordini in corso stanno beneficiando della recente debolezza del dollaro USA.

Un’iniziativa a favore dell’Unicef

Tra le altre iniziative, Primark aveva lanciato a luglio, il suo programma di riciclaggio nel Regno Unito, invitando i propri clienti a donare i loro vestiti, tessuti, calzature e borse di qualsiasi brand. I contenitori per la raccolta, sono disponibili in tutti i punti di vendita nel Regno Unito. Gli articoli donati, saranno riciclati per essere riutilizzati, senza che nulla finisca in discarica. Il programma in corso sarà devoluto all’UNICEF, a sostegno dei suoi programmi educativi per bambini vulnerabili in tutto il mondo.

Nel 2021 aprirà uno store a Praga in Repubblica Ceca

Il programma di aperture di nuovi punti di vendita, previsto per la seconda metà dell’anno 2020, è stato ritardato dalle restrizioni di accesso, che ha creato ritardi e difficoltà al completamento degli allestimenti.

Tuttavia, sono stati aperti altri tre negozi: Plaisir e Belle Èpine a Parigi e a Varsavia. Il commercio iniziale in questo negozi è stato molto forte, specialmente in quello di Varsavia. Domani aprirà il nuovo negozio di Strasburgo, che porterà la rete commerciale di Primark a quota 384 punti di vendita.

In negozi che sono stati aperti nel corso dell’anno sono: Mons (Belgio), Lens Noyelles, Paris Belle Èpine, Paris Plaisir, Strasburgo (Francia), Kiel, Nrlin Gropius Passagen (Germania), Milano Fiordaliso (Italia), Varsavia Galeria Mlocincy (Polonia), Siviglia Lagoh, Barcellona Plaza de Cataluña (Spagna), Manchester Trafford Centre (UK)

E’ stato chiuso un piccolo negozio a Rathfarnham e trasferito altri 3 negozi. A seguito dei benefici ottenuti dal ridimensionamento (riuscito) di 3 negozi negli Stati Uniti e di altri 3 in Germania, l’insegna ha deciso di realizzare altri 5 punti di vendita.

Nel prossimo anno finanziario, Primark ha pianificato di aggiungere oltre 65 mila metri quadrati netti di spazi aggiuntivi di vendita e prevede nuove 14 aperture in Spagna (3), Stati Uniti (3), Italia (2) e Regno Unito (1), Francia (1), Paesi Bassi (1), Polonia (1) e il primo negozio in Repubblica Ceca a Praga.