La proposta di valore di Primark continua ad attrarre consumatori

theretailchain-journal by Retailtrend.it (27 febbraio 2023) – Associated British Foods PLC, ha comunicato questa mattina, l’andamento delle vendite della propria insegna PRIMARK, sottolineando come il trading di questo brand, funziona bene su tutti i mercati di riferimento, sviluppandosi, ben al di sopra delle aspettative e si pone come un miglioramento sostanziale sia nel mercato del Regno Unito che in quello europeo, durante la seconda metà dell’ultimo anno finanziario.

“Primark è sulla buona strada per raggiungere una crescita delle vendite del 16% per il primo semestre dell’anno fiscale 2022/23 che si conclude il prossimo 4 marzo 2023 – commenta Louise Deglise-Favre, analista per il settore fashion presso GlobalData – dopo un aumento del 17,7% nelle 16 settimane che si sono concluse il 7 gennaio 2023, a dimostrazione del fatto che l’insegna non ha ancora registrato un rallentamento della domanda nel corso del 2023. Nonostante i prezzi di vendita medi, più elevati e dopo gli aumenti che sono stati implementati nel settembre 2022, Primark ha registrato ancora un aumento dei volumi, in quanto rimane uno dei retailer più convenienti e quindi in sintonia con i consumatori che cercano il risparmio sugli acquisti di abbigliamento, a causa del costo della vita più elevato. Tuttavia, rimane prudente nella sua previsione per l’intero anno, prevedendo un rallentamento delle vendite nella seconda metà dell’anno in corso e non si aspetta di vedere un grande miglioramentop del suo margine di profitto, che è sceso a circa l’8% nel primo semestre, dall’11% dello scorso anno, a causa di un aumento dei costi produzione e di quelli energetici, nonchè da tassi di cambio deboli”.

Quindi le previsioni delle vendite totali di Primark – sottolinea l’Associated British Food – saranno superiori al 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, guidate da vendite omogenee superiori al 10% a seguito di volumi unitari più elevati e prezzi di vendita medi in rialzo.

Il numero dei visitatori nei propri punti di vendita è fortemente aumentato sia nel Regno Unito che in Europa.

Le vendite dello scorso anno sono state interrotte dalla reazione dei consumatori alla variante Omicron, a partire dal mese di dicembre, che di fatto ha comportato una riduzione del numero di visitatori e la chiusura temporanea dei negozi nei Paesi Bassi e in Austria, tenendo conto che le misure sanitarie relative al COVID sono rimaste in vigore in diversi paesi europei fino alla primavera.

L’ aumento della superficie di vendita al dettaglio, su una media ponderata, è stata più significativa (+3%) seguendo così l’accelerazione di sviluppo di nuovi punti di vendita. Tutte le nuove aperture, effettuate nel periodo di riferimento, stanno andando bene e riscontrano densità di vendita elevate. Primark prevede che nel semestre l’area di vendita si attesterà a 17,8 milioni di square feet, rispetto ai 17,0 milioni di un anno fa.

Il risultato di questo forte scambio, fa prevedere un margine di profitto operativo rettificato superiore all’8%. Lo scorso anno, nel primo semestre, era dell’11,7%. Una riduzione della marginalità, che riflette il costo delle merci acquistate, trainato dal significativo rafforzamento del dollaro americano nei confronti della sterlina e dell’euro, da un aumento dei noli e da una inflazione condizionata dal costo del lavoro e dell’energia.

Il trading nel Regno Unito – continua la nota – è stato particolarmente forte e le previsioni indicano che le vendite per il semestre possano crescere del 15% trainate da un aumento delle vendite like-for-like del 14%. Di conseguenza la quota di Primark nel mercato globale di abbigliamento, calzature e accessori nel Regno Unito, in termini di valore, comprese le vendite online, è stata superiore, come è stato evidenziato dagli ultimi dati registrati in 12 settimane, che si sono concluse l’8 gennaio 2023, mostrando così, che la quota dell’insegna ha continuato a sovraperformare, passando da 6,3% dell’anno scorso al 6,8% di quest’anno. Rimane importante la presenza dei punti di vendita nei principali centri urbani, nonchè nelle vie dello shopping e nei parchi commerciali.

E’ previsto che le vendita totali in Europa (Regno Unito escluso) aumenteranno del 18%, trainate da una maggiore affluenza, in tutti i mercati di riferimento. Le vendite like-for-like dovrebbero essere superiori all’8%. In Europa, c’è stato un sensibile sviluppo della rete commerciale (+6%) su base annua. Anche se potrebbe esserci una difficoltà a competere con altri altri attori di valore come Kiabi in Francia e New Yorker in Germania, anche a causa di una promozione minima su tali mercati, che ne limita l’attrattività verso nuovi clienti. L’azienda segnala le ottime performance dei nuovi negozi di Bucarest in Romania e di quelli di Bari e Caserta, nel sud Italia.

Mentre negli Stati Uniti è prevista una crescita delle vendite di circa il 12%. I dati comparativi dell’anno precedente si presentavano particolarmente forti, grazie ad una spesa dei consumatori americani, sostenuta da stimoli governativi legati al COVID. Sono stati aperti nel periodo di riferimento, tre nuovi punti di vendita e Primark prevede di raddoppiare il numero dei propri negozi negli Stati Uniti, entro il corrente anno finanziario. Il retailer, su questo mercato, deve affrontare una forte concorrenza da competitor come Walmart e Target.

Complessivamente l’attuale rete commerciale è pari a 419 punti di vendita.