Auchan Holding, presenta un aumento della redditività nei recenti risultati H1 2020

theretailchain by Retailtrend.it (28 agosto 2020) – Nonostante l’emergenza sanitaria COVID-19, la redditività di Auchan Holding è aumentata. I risultati di esercizio 2020, presentati questa mattina, sembrano confermare questo trend, che è stato determinato da un miglioramento molto significativo delle performance di Auchan Retail.

Un risultato – si fa notare dal gruppo francese – che conferma che il business plan “Auchan 2022” è stato ben diretto, sostenendo la natura unica dell’offerta, la trasformazione dei negozi e la nuova prossimità digitale.

Ora, si punta ad un lancio immediato di un piano di riduzione dell’indebitamento per circa 2 miliardi di euro, da parte di Auchan Holding (entro il 2022).

“Il primo semestre 2020 conferma l’inversione di tendenza di Auchan Retail – ha dichiarato Edgard Bonte, CEO di Auchan Retail – nonostante la crisi sanitaria, la nostra redditività sta crescendo in linea con i nostri impegni. Ora siamo a un livello simile a quello dei nostri concorrenti francesi. Questa prima fase è stata molto piacevole, in gran parte, grazie al perfetto lancio della nostra iniziativa Renaissance, volta a rafforzare l’eccellenza operativa. Allo stesso tempo, la crisi sanitaria ha confermato che l’attenzione del nostro business plan “Auchan 2022″ è corretta, consentendoci di accelerarne l’attuazione in tutti quei paesi in cui operiamo. Il progresso è visibile ovunque. E’ evidente, sia nella progettazione che nella selezione di un’offerta unica, equa e responsabile (attraverso il continuo sviluppo delle filiere agricole, i miglioramenti dei prodotti, lo sviluppo di prodotti esclusivi, o informare le persone sul buon cibo) sia nell’accelerazione del lancio della prossimità digitale (home delivery, click & collect, click & collect walk up, ecc.), che si contribuisce alla forte crescita dei ricavi digitali. In queste condizioni e nonostante l’incertezza legata all’emergenza sanitaria, rimango estremamente fiducioso della nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi per il 2022 per quanto riguarda il margine EBITDA e la crescita sostenibile”.

Significativo miglioramento della redditività, sostenuta dall’iniziativa Renaissance

Il fatturato di Auchan Retail è stato pari a 22.253 miliardi di euro nel primo semestre 2020, in calo dell’1,8% a tasso corrente. Questo calo include il calo delle vendite semestrali di carburante (573 milioni di euro) e la riduzione degli affitti dei centri commerciali in Asia (62 milioni di euro – un’attività integrata nelle operazioni retail – in questi paesi) che sono conseguenze dirette della pandemia, nonchè un effetto valutario negativo per 185 milioni di euro.

A livello like-for-like basis (escluso i carburanti) le entrate sono aumentate dello 0,8%. Questa crescita è stata raggiunta in un contesto particolarmente volatile nei paesi in cui Auchan Retail è presente.

A seguito di una crescita sostenuta nel primo semestre, le misure di lockdown legate all’emergenza sanitaria hanno portato, da un lato, a un calo significativo del traffico ipermercati, che è stato parzialmente compensato da un aumento del paniere-spesa medio, e, dall’altro, da una crescita sostanziale dell’e-commerce alimentare e delle vendite dei minimarket.

Le vendite digitali hanno raggiunto l’11% del fatturato totale per il primo semestre 2020, con un aumento di 3,7 punti in un anno. Questo progresso è visibile in tutti i paesi in cui è presente Auchan Retail, indipendentemente dalla loro maturità digitale.

Nel solo mese di aprile (escluso Cina) i ricavi digitali sono cresciuti dell’85%, alla base della strategia digitale di ogni paese.

Dopo il blocco, alcuni paesi, come la Spagna e il Portogallo hanno registrato un forte rimbalzo delle loro entrate, grazie, in particolar modo, all’aumento degli utili non alimentari.

 

I mercati in crescita o penalizzanti di Auchan Retail

Andando ad analizzare i dati per singolo paese, le entrate sono aumentate in Francia dell’0,8% (like-for-like basis, escluso carburanti). Il calo delle vendite registrato dagli ipermercati è stato più che compensato dalla crescita delle vendite in tutti gli altri format.

I ricavi digitali semestrali hanno raggiunto il 12% del fatturato totale con una crescita del 33%.

Nell’Europa meridionale, si è registrata una crescita fortemente sostenuta del 4,9% (like-for-like basis, escluso carburanti) grazie alla continua dinamica portata avanti in Portogallo e Spagna.

I ricavi dell’Europa centrale e orientale sono diminuiti del 3,9% (like-for-like basis, escluso carburanti). La redditività è calata nettamente in Russia, dove le imprese hanno sofferto delle misure particolarmente drastiche per limitare i viaggi. L’Ungheria ha registrato una crescita a due cifre, mentre Polonia e Ucraina hanno presentato discreti aumenti.

Per quanto riguarda l’Asia, i ricavi sono aumentati del 2,3% (like-for-like basis, escluso carburanti). In Cina, le imprese hanno beneficiato, in particolare, dei progressi compiuti nell’e-commerce. Il fatturato di Taiwan ha registrato una crescita sostanziale. In Senegal, le entrate del primo semestre sono diminuite del 6% (like-for-like basis, escluso carburanti), in particolare, a causa dell’impatto delle misure di coprifuoco. Tuttavia, è cresciuta nel complesso, grazie alla continua espansione e soprattutto all’introduzione del primo click & collect service e del primo home food delivery.

Per quanto riguarda Auchan Holding, si registra una crescita dei profitti, con un netto aumento del flusso di cassa e un rafforzamento della liquidità, con un utile netto normalizzato in crescita di 228 milioni di euro.

Mentre per Ceetrus, c’è stato un forte impatto a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19 globale, è ha fatto registrare un EBITDA a -42,6% e un decremento delle attività pari al 4,6%.