Aspiag apre un superstore Interspar a Bologna San Donato

Bologna – Il primo superstore Interspar nella città felsinea, è stato inaugurato ieri, da Aspiag Service, nel quartiere San Donato. Questa nuova apertura rafforza così il posizionamento dell’insegna nell’area bolognese.

“Dopo la positiva esperienza con i punti vendita “storici” in città (un Despar in Via Costa, un Eurospar in via dell’Arcoveggio e più recentemente con un Eurospar nel quartiere Navile e il Despar in Stazione Centrale) – spiega Francesco Montalvo, amministratore delegato di Aspiag Service – era giunto il momento di ripresentarci a Bologna con un format diverso, per venire incontro a esigenze di acquisto diverso”.

Il nuovo Interspar (che per l’esattezza, tengono a sottolineare da Aspiag, è un superstore) ha una superficie di vendita di 2.500 metri quadrati, servita da dodici casse tradizionali e quattro casse per il self checkout.

Al suo interno, un assortimento di circa 30 mila referenze, con una particolare attenzione ai prodotti freschi e freschissimi, permette di soddisfare sia le esigenze di chi fa la classica spesa settimanale, sia chi preferisce la spesa per l’uso quotidiano.

Rispetto ad altre insegne su dimensioni simili, Interspar privilegia il contatto umano dietro il banco. Ci sono i reparti self service, ma il personale cerca un rapporto più empatico e cordiale con il cliente, dai reparti a servizio della gastronomia, pescheria, della macelleria e della panetteria: un plus di un’azienda che vuole interagire e guardare in faccia i propri clienti, puntando sulla formazione dei propri collaboratori.

Gli addetti in forza all’Interspar bolognese, sono circa 80 e quasi tutti neoassunti.

“Siamo un’azienda che cresce – sottilinea Montalvo – e che quindi, crea occupazione, anche in tempi non facili come questi. Sappiamo muoverci in una zona storicamente ben presidiata da altre insegne storiche, ma siamo convinti di poter offrire ai consumatori bolognesi un’alternativa più che valida come assortimento, prezzi e qualità del servizio”.

Impegno ambientale e sociale

Il nuovo punto di vendita, che è stato realizzato in meno di dieci mesi, si distingue per una particolare attenzione alla sostenibilità. Per la sua realizzazione, l’azienda (che dal 2013 può vantare una certificazione ISO14001 per il sistema ambientale) ha ricercato soluzioni in grado di garantire risparmio energetico a minore impatto ambientale.

L’edificio è classificato in classe A3 per i consumi energetici. L’energia è in parte autoprodotta da un impianto fotovoltaico sul tetto dello stabile, dotato anche di una copertura verde per evitare dispersioni o eccessivo accumulo di calore nel punto di vendita. La restante energia elettrica necessaria per le attività del punto di vendita è certificata verde.

Gli impianti frigo sono a CO2, efficienti ed ecologici, e il calore che generano è recuperato e utilizzato per la produzione di acqua calda a uso sanitario, limitando così l’utilizzo di energia elettrica ed evitando l’installazione di caldaie a metano. L’illuminazione di tutto il supermercato è full-led. I banchi dei surgelati hanno speciali coperture che evitano le dispersioni di calore.

Nel parcheggio esterno, che dispone di circa 500 posti auto, sono presenti tredici punti di ricarica per veicoli elettrici.

“Vogliamo continuare ad essere una presenza di qualità a Bologna – ha continuato l’A.D. di Aspiag Service – e tener fede al nostro impegno a restituire valore ai territori in cui operiamo”.

Un esempio di valore restituito è frutto della collaborazione ormai decennale con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, grazie a cui Aspiag Service recupera la quasi totalità della merce invenduta per rimetterla virtuosamente in circolo grazie alla collaborazione con onlus, enti e associazioni del territorio. Nel corso del 2016, questo ha consentito all’azienda di donare cibo per un valore di 5,4 milioni di euro, traducibile in circa un milione e ottocentomila pasti per persone in difficoltà.

Anche l’Interspar nel quartiere San Donato, da gennaio 2018, entrerà a pieno titolo in questo circuito virtuoso, e donerà regolarmente tutta la merce non più commerciabile, ma ancora perfettamente commestibile a tre realtà benefiche di Bologna (Antoniano, Amici di Piazza Grande e Civibo Onlus-Cucine Popolari di Bologna)

 

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